ADELPHI IL RACCONTO DEL PELLEGRINO. AUTOBIOGRAFIA DI SANT'IGNAZIO DI LOYOLA
Nel racconto della sua vita, sant'ignazio ignora gli avvenimenti anteriori al 1521, anno della sua conversione. come in altre grandi autobiografie religiose, ci viene cosi' presentata l'immagine di una esistenza spezzata in un prima e in un dopo incommens ...
Nel racconto della sua vita, sant'Ignazio ignora gli avvenimenti anteriori al 1521, anno della sua conversione. Come in altre grandi autobiografie religiose, ci viene cosi' presentata l'immagine di una esistenza spezzata in un prima e in un dopo incommensurabili e discontinui, e il percorso fra questi due termini si compie attraverso una storia tortuosa e virulenta che ci rivela progressivamente l'eccezionale complessita' della figura di sant'Ignazio. In lui sono congiunte in un nodo strettissimo personalita' apparentemente incompatibili il visionario e il tattico, il politico e l'estatico. Egli e' il ''contemplativo nell'azione'''' secondo la perfetta definizione del suo compagno Jer nimo Nadal. Ma sant'Ignazio, nella sua autobiografia, scegliera' per se' un altro nome, il Pellegrino vorra' cioe' apparire, innanzitutto, come un essere votato a seguire fino in fondo un percorso gia' tracciato. Non si fa differenza tra fatti e introspezione i casi e gli incidenti, le visioni, le grazie e le disgrazie vi assumono l'identica natura di segni coinvolti nello scambio continuo che c'e' fra il Pellegrino e Dio ogni dato e' una mossa, in un gioco nell'assoluto fra due parti infinitamente sbilanciate.''
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ADELPHI
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